Revoca la tua scelta sui Google cookie
Martedì 26 agosto 2025
Ostacolismo in Italia verso l'estinzione
Nuovo Galoppo Italia
Ostacolismo: -16% altro che aumenti del montepremi

I dati ufficiali del MASAF certificano un drastico ridimensionamento delle corse ad ostacoli negli ultimi anni.
Nonostante la qualità dei cavalli, la presenza di scuderie provenienti da tutta Europa e l’impegno costante degli ippodromi di Merano e Pisa, i numeri mostrano un crollo evidente.

Dotazioni corse ad ostacoli (comprensive di Grandi Premi)
2022 → 3.164.000 euro – 164 corse
2023 → 2.659.000 euro – 143 corse
2024 → 2.646.000 euro – 133 corse

Dal 2022 al 2023 il settore ha perso 505.000 euro, pari al 16 per cento, e 21 corse in calendario, pari al 13 per cento. Nel 2024 il calo è proseguito, con ulteriori 10 corse in meno e un ulteriore ridimensionamento delle risorse.
Una riduzione che mette a rischio la sopravvivenza dell’intera disciplina, colpendo proprietari, allenatori, fantini e ippodromi.
Non solo mancano sostegni concreti: alcune associazioni hanno contribuito con fermezza a spostare il montepremi dalle corse in ostacoli a quelle in piano. È paradossale che la stessa Direzione Generale per l’Ippica sostenga che, in generale, il montepremi sia aumentato.
A tutto questo si aggiunge l’assurdo non riconoscimento della specialità delle corse in ostacoli, che proprio per questa ragione continua a subire tagli e prevaricazioni, invece di ricevere il sostegno dovuto. Così come non è pensabile che nessun ippodromo dedicato agli ostacoli abbia ottenuto il riconoscimento di rilevanza strategica, a fronte del ruolo storico, tecnico e internazionale che la disciplina ricopre.
È urgente un intervento di riforma e di rilancio, con un rifinanziamento adeguato del settore, una programmazione stabile e continuativa e la tutela dei Grandi Premi e delle corse di tradizione.
L’ostacolismo è parte integrante della storia equestre nazionale: senza un’inversione di rotta, il rischio è la sua progressiva estinzione.
Copyright ©
GALOPPO e TROTTO