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Lunedì 18 agosto 2025
Boom delle scommesse ippiche...?
Peccato che il presunto +23% non dica nulla. Se guardiamo i numeri reali, restano i segni meno: meno cavalli, meno partenti, meno scommesse sul totalizzatore. E quel “boom” si registra solo perché il calcio – che vale il 78% del mercato – è fermo.
Insomma: non è l’ippica che cresce, è solo che il gigante si è addormentato e i nani sembrano più alti. Sarebbe interessante capire quanto siano aumentati gli altri giochi nello stesso periodo: chissà che il +23% ippico non diventi un misero +2% se paragonato agli altri comparti.
Intanto il totalizzatore resta in perdita, la quota fissa monopolistica continua a manipolare i numeri. E sul piano tecnico resta evidente il disastro estivo dei partenti, con corse sempre più svuotate.
Non basta: gran parte di questo presunto recupero deriva dall’utilizzo delle scommesse sulle corse americane, un artificio che gonfia i numeri ma non porta alcun beneficio al sistema italiano.
Ma attenzione: nonostante la mala organizzazione e la scarsità di cavalli, il pubblico continua comunque a rispondere, segno che la passione per l’ippica resiste oltre i numeri.
La realtà? Non è un “boom”, è un rimbalzo tecnico da assenza del calcio. Un effetto placebo che dura quanto le ferie estive.


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