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Domenica 20 aprile 2025
Sovvenzioni ippodromi bene il nuovo impegno, ma occorrono certezze
Come noto, nonostante la stagione ippica ormai ben avviata, il settore attende ancora la comunicazione ufficiale, da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), degli importi delle sovvenzioni spettanti agli ippodromi per l’anno 2025, questione che riguarda da vicino tutti gli operatori delle corse ippiche per i servizi ad essi spettanti.
Una premessa va fatta per onestà intellettuale: è doveroso riconoscere l’impegno del Ministero nel voler introdurre criteri più moderni, razionali e meritocratici per la distribuzione delle risorse pubbliche per l’anno 2025, perché di soldi pubblici si tratta, e si puo’ affermare con certezza che nessuno prima dell’attuale Direzione Generale dell’Ippica (inedita peraltro all’interno del Dicastero stesso) abbia mai avviato un percorso di riforma del genere, ambizioso e quantomai complesso e articolato. L’adozione del sistema AHP (Analytic Hierarchy Process), per l’appunto, rappresenta un cambio di passo nella direzione della trasparenza e dell’efficienza, con l’obiettivo di premiare qualità e prestazioni. Tuttavia, la complessità di questo strumento, unita all’assenza ancora di alcuni dati variabili rende difficile per gli ippodromi interpretare con chiarezza come verranno distribuiti i fondi. Questione che è prevedibile venga senz’altro chiarita, anche in funzione dei principi di equità cui l’Ente deve attenersi per la propria funzione istituzionale.
Ciò che più preoccupa, però, è il fattore tempo. Siamo ormai a fine Aprile e nessuna società di corse conosce ancora l’ammontare delle risorse che riceverà, pur operando su mandato del Ministero per garantire il regolare svolgimento delle corse, ma di fatto senza avere nessuna certezza sul quadro economico-finanziario di riferimento.
E’ inevitabile che in un contesto del genere per qualsiasi azienda diventi estremamente difficile valutare il rischio d’impresa, pianificare gli investimenti o anche solo garantire la sostenibilità operativa (vedasi la vexata quaestio dei centri di allenamento), alimentandosi peraltro un clima di allarmismo generale che distoglie l’attenzione e la fiducia nelle prospettive future.
L’auspicio condivisibile, pertanto, è che nell’Uovo di Pasqua (o anche di Pasquetta a questo punto..) ci sia la Serenità di conoscere le risorse spettanti agli ippodromi per l’anno in corso,  e che gli sforzi del Ministero (notevoli, ndr) possano presto tradursi in comunicazioni ufficiali e criteri chiari, affinché le società di corse possano, come devono, garantire una programmazione seria e sostenibile a favore di tutti gli operatori ippici.
Primum vivere, deinde philosophari (Thomas Hobbes)
Buona Santa Pasqua a tutti gli Ippici di Buona Volontà
 
Mauro Galandrini
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GALOPPO e TROTTO